
Lilial nei profumi: cos’è, perché è stato vietato e cosa devi sapere

Quiz Olfattivo 2025

Alcol nei profumi: tutto quello che (forse) non ti hanno mai detto
Quando si parla di profumeria, si pensa subito alle materie prime: le essenze, gli assoluti, gli oli preziosi. Ma c’è un ingrediente silenzioso, invisibile, che incide più di quanto si creda sulla qualità del profumo: l’alcol.
Perché l’alcol è così importante?
Tipi di alcol: facciamo chiarezza
Esistono diverse tipologie di alcol etilico usate in ambito cosmetico e industriale. Ecco le più rilevanti in profumeria:
- Tipo A – Il migliore per profumi di qualità: è alcol etilico denaturato con sostanze inodori. Viene scelto dai laboratori professionali perché non interferisce con la resa olfattiva. È l’alcol di riferimento nella produzione di profumi di fascia alta e profumeria artistica.
- Tipo B e Tipo C – Da evitare assolutamente: contengono denaturanti con odori forti e sgradevoli (come Bitrex o metiletilchetone). Sono usati per solventi, detergenti, prodotti industriali. In un profumo, uccidono letteralmente la fragranza. Se senti un odore “alcolico” invadente, è probabile che sia colpa di questi.
- Tipo D – Usato in cosmetica: adatto a body mist e acque profumate, ma non sempre perfetto per fragranze complesse. Il denaturante è meno invasivo, ma va comunque testato: può interagire con alcune materie prime.
E la gradazione?
Un buon profumo ha bisogno di un alcol ad alta gradazione (almeno 96°) per evaporare bene e non lasciare residui sulla pelle. Alcolici alimentari o soluzioni improvvisate non garantiscono la purezza necessaria e possono compromettere stabilità, resa e conservazione della formula.
La verità scomoda: molti profumi economici usano alcol scadente
Perché è fondamentale produrre presso un laboratorio con licenza UTIF
L’UTIF (Ufficio Tecnico delle Imposte di Fabbricazione) regola in Italia l’uso dell’alcol per usi cosmetici e profumieri. Un laboratorio con licenza UTIF garantisce:
- ✅ Tracciabilità e legalità dell’alcol utilizzato.
- ✅ Denaturazione conforme alla normativa europea.
- ✅ Nessun odore residuo che alteri la fragranza.
- ✅ Documentazione completa per esportazione, registrazioni e conformità REACH/CLP/IFRA.
In sintesi? Se il tuo profumo è destinato a clienti reali (e non solo a collezionisti di inciampi), affidati a chi produce con serietà.
Affidati ai professionisti
Produrre profumi richiede competenza, rigore e rispetto delle normative. Se stai valutando lo sviluppo di una fragranza, assicurati che il laboratorio:
- Utilizzi solo alcol di tipo A a 96°.
- Lavori con licenza UTIF attiva.
- Ti fornisca documentazione tecnica e batch univoci.
Contattaci per scoprire come lavoriamo da VIEFFE NOSELAB SRL: un laboratorio italiano regolarmente autorizzato, dove ogni formula è registrata e ogni produzione è certificata.