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Tempo di lettura: 3 minuti
Lilial nei profumi: cos’è, perché è stato vietato e cosa devi sapere
Negli ultimi anni il nome Lilial è comparso spesso nei dibattiti sul mondo della cosmetica e dei profumi. C’è chi grida al pericolo per la salute, chi parla di allarmismi, chi si preoccupa per i prodotti che lo contenevano.
Ma cos’è davvero il Lilial? È pericoloso? E perché è stato vietato in Europa? Scopriamolo insieme.
Che cos’è il Lilial?
Il Lilial è una sostanza sintetica profumata molto usata in profumeria e cosmetica per il suo profilo olfattivo: un odore floreale fresco che richiama il mughetto, con sfumature dolci e pulite.
Il suo nome chimico è Butylphenyl Methylpropional e compare spesso tra gli ingredienti con la dicitura “Parfum” o specificato come allergene.
A cosa serve?
Il Lilial veniva impiegato in:
- Profumi e acque profumate.
- Shampoo, balsami e creme.
Deodoranti e bagnoschiuma. - Detersivi per il bucato.
Il motivo? Costava poco, durava a lungo e dava un profumo “di pulito” molto amato dai consumatori.
Perché è stato vietato?
Nel 2020, il Comitato Scientifico per la Sicurezza dei Consumatori (SCCS) dell’Unione Europea ha classificato il Lilial come CMR 1B: una sostanza sospettata di essere tossica per la riproduzione in seguito a studi su animali.
Questo ha portato a un divieto ufficiale dal 1° marzo 2022 per l’uso del Lilial nei prodotti cosmetici venduti nell’Unione Europea. Non si tratta di una decisione legata a un pericolo immediato per l’uomo, ma a un principio di precauzione.
È pericoloso per la salute?
In realtà, non ci sono prove dirette che il Lilial, usato in basse dosi nei cosmetici, causi infertilità negli esseri umani.
I test tossicologici sono stati effettuati su animali, con dosi elevate e somministrazione orale, non cutanea.
Tuttavia, l’Europa ha preferito agire in modo prudenziale, vietandone l’uso per proteggere anche l’esposizione cumulativa (cioè l’uso quotidiano di più prodotti contenenti Lilial).
È vietato ovunque?
No.
Il Lilial è vietato nei cosmetici solo nei paesi dell’Unione Europea (e in UK, che ha mantenuto lo stesso standard post-Brexit).
Il Lilial è vietato nei cosmetici solo nei paesi dell’Unione Europea (e in UK, che ha mantenuto lo stesso standard post-Brexit).
In altri paesi extra-UE, come Stati Uniti o Asia, il Lilial può ancora essere utilizzato, a meno che il singolo brand non scelga di eliminarlo volontariamente per motivi etici o commerciali.
⚠️ Questo significa che potresti acquistare online un profumo non conforme alle regole europee, se arriva da fuori UE.
I brand devono adeguarsi?
Sì. Tutti i produttori che operano in Europa non possono più vendere prodotti cosmetici con Lilial dal 1 marzo 2022. Chi non si adegua è soggetto a ritiro dal mercato e sanzioni.
Molti brand hanno già riformulato i propri prodotti per essere pienamente conformi.
Come capire se un prodotto contiene Lilial?
Controlla l’etichetta (INCI). Fino a marzo 2022, il Lilial poteva essere indicato come:
- Butylphenyl Methylpropional
- Parfum (ma solo se associato a una lista allergeni più dettagliata)
Dopo quella data, non dovrebbe più essere presente nei prodotti venduti regolarmente in Europa.
Cosa cambia per te?
Se usi profumi di qualità o prodotti cosmetici distribuiti ufficialmente in Europa, puoi stare tranquillo: dal 2022 il Lilial non è più presente nei nuovi lotti.
Se invece acquisti online da rivenditori internazionali o non ufficiali, fai attenzione all’etichetta. Potresti imbatterti in un prodotto non aggiornato.
Conclusioni
Il Lilial è un esempio concreto di come il mondo della profumeria sia in continua evoluzione, tra esigenze creative, normative e tutela della salute. Nessun allarme inutile, ma consapevolezza.
La vera sicurezza sta nell’affidarsi a produttori seri, trasparenti e aggiornati con le normative. Come Vieffe Noselab, che sviluppa profumi puliti, regolamentati e tracciabili in ogni fase del processo.
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